Case study Real Life Hitman

Anche Hitman utilizza l’aggregazione di banda

A tutti sarà capitato di chiedersi, guardando un film o giocando ad un videogioco, come sarebbe essere dall’altra parte dello schermo. Il team di Realm Pictures, da anni, lavora per rispondere a questa domanda. La Realm Pictures è infatti una società di produzione cinematografica inglese specializzata in realtà di live-streaming in cui i giocatori da remoto, invece di interagire con un personaggio virtuale, guidano direttamente tramite auricolare le azioni di un essere umano sul un set di un film live-action. È proprio la particolarità di queste produzioni ad aver portato la famosa casa di videogiochi danese, Io Interactive, a siglare un accordo per la realizzazione di un’esperienza interattiva basata sul popolare videogioco Hitman.

LA SFIDA

  • Assicurare una stabile connettività alla location del film.
  • Garantire uno streaming video affidabile e coinvolgente.
  • Fornire accesso remoto al controllo di alcuni elementi del videogioco.

LA SOLUZIONE

  • MAX HD2 con Mediafast – per effettuare caching di pagine web.
  • MAX BR1 LTE- per una maggior connettività LTE.
  • FusionHub – per SpeedFusion VPN e aggregazione di banda.

I VANTAGGI

  • Streaming video ad alta definizione e bassa latenza.
  • Connessione Internet veloce e affidabile in luoghi remoti.
  • Inbound Port forwarding direttamente tramite cloud.

Il segreto di un Live Interactive Movie

Una produzione eccezionale come quella di Real Life Hitman necessita di un articolato “dietro le quinte”: decine di attori, telecamere HD IP a circuito chiuso, luci e audio, controllati da un unico centro di comando e sincronizzati alla perfezione per offrire al giocatore un coinvolgimento a 360°. Il tutto immerso nelle misteriose atmosfere della Oldway Mansion, una palazzina inglese del 1800, senza alcuna connettività di rete fissa, requisito fondamentale per garantire uno streaming video ad alta definizione.

Peplink Real Life Hitman mirino mitragliatrice

Peplink Real Life Hitman mirino mitragliatrice

La soluzione proposta da Grapevine Unified Communications Ltd, partner certificato Peplink, è stata in primis quella di combinare tramite WAN un MAX HD2 MediaFast a due router MAX BR1 LTE per permettere alla troupe di usufruire di quattro connessioni LTE multi operatore e di un sistema di web caching per ridurre la quantità di banda consumata dalle varie attività internet.

Ma sebbene l’utilizzo di connessioni cellulari fosse in grado di risolvere la questione “connettività”, restava però il problema di garantire l’affidabilità delle sessioni di streaming video e di ingegnerizzare il controllo degli elementi interattivi del gioco, tra cui la mitragliatrice del protagonista, con mirino e grilletto azionati live dai giocatori.

Le normali connessioni dati cellulari non sono infatti dotate di IP pubblici e di conseguenza non permettono il port forwarding, meccanismo necessario a dare l’accesso remoto al controllo dell’arma. Questo problema poteva essere ovviato tramite l’utilizzo di SIM Cards in grado di supportare indirizzi IP pubblici ma, trattandosi di IP pubblici legati a singoli collegamenti cellulari, un’eventuale caduta della connessione avrebbe irrimediabilmente causato anche la perdita del controllo della mitragliatrice.

Per questo motivo Grapevine ha deciso di sfruttare il FusionHub installato nel suo cloud privato (e già utilizzato per la SpeedFusion VPN e l’aggregazione della larghezza di banda), per configurare anche il port forwarding e veicolarlo così tramite tunnel SpeedFusion, invece di vincolarlo ad un singolo collegamento WAN sul MAX HD2 con Mediafast, permettendo a Realm Pictures di forwardare tutte le porte necessarie al funzionamento del gioco.

Dopo il successo dell’episodio Real Life Hitman la Realm Pictures potrà avventurarsi in nuovi audaci progetti, consapevole del fatto che le soluzioni Peplink continueranno a garantire la connessione ai loro giocatori – in qualunque parte del mondo essi siano.

Real Life Hitman schema rete Peplink